La “radical” di sangue vince il primo premio.

La “radical” di sangue vince il primo premio.

. Il prestigioso riconoscimento ottenuto in Slovenia.

Lo specialista delle elaborazioni ha iniziato ad Asso Il premio consegnato dall’erede della Casa statunitense.

Tutto è partito da un garage, come da migliori tradizioni americane.
Non si parla però di Steve Jobs ma di Carlo “Sangue” Colombo di Asso.
Nella rimessa di casa il giovane Colombo, conosciuto anche per la storica ferramenta di famiglia, ha iniziato a creare le sue moto ed ora tanti anni dopo ha avuto un’incredibile soddisfazione: essere premiato da Karen Davidson l’erede della iconica casa di motociclette Harley-Davidson. Si parla poi di un premio internazionale tra i più prestigiosi per chi crea motociclette, il premio della categoria radical: quindi per le moto rifatte completamente.

Raduno
Il riconoscimento è stato consegnato in Slovenia a Portorose in un raduno riservato a moto “speciali”.
Colombo ha un’esposizione su via Milano ad Erba per la sua azienda “Asso special bike”, il nome Asso ha insomma ha resistito nel tempo, ma di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia: “Siamo molto contenti del risultato ottenuto in Slovenia, non siamo comunque al primo premio di questo livello ottenuto, era una competizione importante, forse la principale in Europa per chi fa moto come le nostre – spiega Colombo – Certo è bello essere premiati da un Davidson».

Dal garage di Asso ad avere ogni anno una decina di moto prodotte in pratica da zero, una bella storia italiana in un paese che non apprezza particolarmente le piccole imprese.

Vado avanti «Ho iniziato a costruire chopper nel garage di casa nel 1976 – racconta Colombo – Da allora sono passati molti anni, tant’è vero che oggi sono quasi in pensione, ho 67 anni: manca poco. Non credo però di smettere, ho avuto la fortuna di far diventare un lavoro la mia passione».

La moto vincitrice a Portorose riassume tutta la passione dell’officina di Colombo: «È una moto un po’ strana – sorride Colombo pensando a quanto sia lontano dal convenzionale il “mostro” portato in Slovenia.

Ha un motore 1.800 centimetri cubici con il turbo per 190 cavalli, il cerchio da 32 pollici e una forcella fatta completamente da noi, i freni sono dei Brembo Monolite».

Una moto decisamente originale: «Realizziamo una decina di modelli originali ogni anno – riprende – In genere la moto la creiamo in base al nostro gusto utilizzando i migliori componenti sul mercato, poi il cliente spesso interviene per personalizzarla con le sue richieste.

Abbiamo appena consegnato una moto ad un cliente di Chioggia che ci ha chiesto un impianto stereo da 500 watt».

All’estero
Per dare sfogo alla propria fantasia spesso bisogna andare all’estero: «Se creiamo delle moto estreme per le omologazioni dobbiamo andare per forza all’estero. Qui ad Erba ho tentato di affiancare alle moto anche le auto particolari ma poi è difficile fare tutto, noi ormai siamo specializzati in moto e per quello ci conoscono».

 

Da il quotidiano “La Provincia di Como” del 25 luglio 2022 a firma Giovanni Cristiani.

 

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